Chiesa di Sant'Onofrio - Palermo

La chiesa fu costruita nel XVIII secolo sull'ala destra dell'antica cappella.

Due colonne con capitelli corinzi segnalano l'ingresso. Al piano superiore, due balconi balaustrati sembrano decisamente fuori posto. Sopra il cornicione si trova un frontone con timpano spezzato e due monofore usate come celle campanarie ; una croce in ferro battuto chiude il piano.

All'interno, in fondo nella parte più antica, si trova l' altare in marmi policromi e nella nicchia il simulacro di Sant'Onofrio . Fu realizzato nel 1603 da un palermitano di cui non si conosce il vero nome e conosciuto come " il cieco di Palermo" , uno scultore che si ritiene fosse cieco dalla nascita, e già questo sembra davvero un miracolo!

Di particolare interesse è la pala dietro l'altare maggiore, opera di Giuseppe Salerno, detto " lo zoppo di Ganci ". Eseguita nel 1609, l'opera raffigura Sant'Onofrio mentre ascende nudo al cielo nell'atto di morte, assistito da Pafnunzio e da un coro di angeli.

Curiosa è la credenza tradizionale che attribuisce a Sant'Onofrio la capacità di aiutare le donne non sposate a trovare marito . Bastava mettersi in ginocchio e recitare la preghiera a Sant'Onofrio per nove giorni consecutivi. Tuttavia era necessario inserire una moneta nella fessura della porta . Se la moneta cadeva dalla fessura prima dei nove giorni , veniva concessa la grazia, altrimenti si doveva attendere l'anno successivo.

Sant'Onofrio è raffigurato con un'iconografia davvero poco attraente : un vecchio molto magro , con la pelle secca e molto scura e due occhi infossati nelle orbite; il volto incorniciato da lunghissimi capelli ondulati bianchi che si confondono con una barba altrettanto lunga che ricopre il corpo nudo e ricoperto di foglie; nelle mani tese tiene un voluminoso rosario.

Willem Vandenameele