Altare sacrificale al tempio di Zeus - Agrigento

Sulla piazza antistante il Tempio di Zeus si trovava un altare sacrificale . Le sue dimensioni erano direttamente proporzionali alla grandiosità del tempio. Si potevano sacrificare fino a cento bovini alla volta.

Lo scopo principale dei sacrifici era ottenere il favore degli dei , espiare i peccati o mostrare gratitudine per i favori ricevuti. Gli animali sacrificali venivano spesso macellati, e una parte della carne veniva bruciata come sacrificio , mentre l'altra parte veniva utilizzata per i pasti o distribuita tra i presenti come rito comunitario.

L' altare sacrificale veniva preparato con il fuoco o con un fuoco sacro. L'altare era solitamente situato di fronte al tempio o al santuario. Per il sacrificio veniva selezionato un animale adatto. L'animale doveva essere esente da difetti fisici o malattie, poiché era da considerarsi un sacrificio simbolicamente puro e perfetto. Prima del sacrificio , l'animale veniva purificato aspergendolo con acqua benedetta. Questo veniva fatto per garantire la purezza e per purificare l'animale da eventuali impurità.

Il numero di animali sacrificati simultaneamente negli antichi rituali greci variava a seconda di diversi fattori, tra cui il rituale specifico, il dio o la dea a cui veniva offerto il sacrificio e la natura della richiesta o della celebrazione. In alcuni casi venivano sacrificati solo uno o pochi animali, mentre nelle feste su larga scala o in occasioni importanti venivano sacrificati centinaia di animali. Ad esempio, dozzine di bovini furono sacrificati per i Giochi Olimpici di Olimpia.

Il Tempio di Zeus fu costruito in segno di gratitudine al dio Zeus per la vittoria di Akragas sui Cartaginesi a Himera. Misurando 113 metri di lunghezza e 56 di larghezza, era il più grande tempio dorico mai costruito, anche se non fu mai completato e ora giace in rovina.

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