Trattato di Greenville

Il trattato di Greenville fu siglato a Fort Greenville il 3 agosto 1795 - durante la presidenza di George Washington - tra una coalizione di indiani e gli Stati Uniti a seguito della sconfitta degli indiani nella battaglia di Fallen Timbers avvenuta il 20 agosto 1794. Questo trattato pose fine alla guerra contro gli indiani del Nord-Ovest. Gli Stati Uniti erano rappresentati dal generale Anthony Wayne che era a capo delle truppe americane che l'anno prima sconfissero i nativi americani a Fallen Timbers . In cambio di beni per un valore di 20.000 dollari , gli indiani "cedettero" agli Stati Uniti una larga parte dell'attuale Stato dell'Ohio], la zona dove sorgerà Chicago e l'area di Fort Detroit .

Il trattato istituiva quella che divenne nota come "La linea di trattato de Greenville", che fu per parecchi anni una demarcazione tra i territori dei Nativi americani e le terre aperte alla colonizzazione americana, anche se questa "linea" fu frequentemente ignorata dai colonizzatori che continuarono ad invadere le terre che erano state garantite ai nativi americani dal trattato.

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