Tempio di Zeus Olimpio - Agrigento

Dopo la magnifica vittoria sui Cartaginesi a Himera (480-479 a.C.), gli agrigentini, secondo l'usanza greca, eressero in segno di gratitudine a Zeus un monumento alla vittoria, che per le sue proporzioni era uno dei più grandi dell'antichità .

L' aspetto complessivo del tempio è ben noto , ma sono ancora molte le controversie su importanti dettagli della ricostruzione del prospetto, a cui è dedicata un'intera sala del Museo Nazionale. Ciò che rende il Tempio di Zeus così sorprendente è che non fu mai completato.

Il tempio misurava 112,70 x 56,30 m (6340 m2) ed aveva forma pseudoperiptera, cioè circondato non da colonne libere, ma da semicolonne, sette semicolonne doriche sui lati corti e quattordici su quelli lunghi. Il diametro delle colonne era di 4,30 m con un'altezza compresa tra 14,50 e 19,20 m.

L'imponenza del tempio può essere misurata dalla dimensione dei resti di un capitello rispetto al corpo umano.

Oggi il tempio è ridotto a un campo di rovine a causa della distruzione iniziata in tempi antichi (Quando i Cartaginesi invasero Akragas nel 406 a.C., 76 anni dopo la loro ignominiosa sconfitta a Himera, comprensibilmente non lasciarono una pietra di questo tempio stare insieme) e continuò fino ai tempi moderni. Il tempio crollò completamente durante il terremoto avvenuto il 19 dicembre 1401 . Parti dell'edificio furono utilizzate in epoca moderna (fino al XVIII secolo) come cava per la costruzione della darsena di Porto Empedocle.

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