Palazzo Sclafani-Palermo

Il palazzo fu costruito nel 1330 come testimonia una lapide marmorea, da Matteo Sclafani, ad una nobile famiglia di origine normanna.

Quando Matteo Sclafani morì nel 1354 , la potente e ricca famiglia si estinse per la mancanza di eredi maschi , nonostante i tre matrimoni contratti, legittimi e figli naturali. La lotta per la successione tra i diversi sessi durò 43 anni. Nel 1400 il grande palazzo fu confiscato e assegnato ad una nobile famiglia spagnola che lo trascurò.

Nel 1430 lo scopo era quello di accorpare gran parte dei numerosi piccoli ospedali cittadini, tutti di origine e rilevanza religiosa, nell'Ospedale Grande e Nuovo . Nel 1435 fu trasformato in ospedale fino a diventare caserma militare nel 1852. Fu gravemente danneggiato durante l'ultima guerra mondiale e completamente restaurato tra il 1994 e il 1996 , con la facciata occidentale e parte di quella settentrionale e le parti trecentesche della il cortile riportato al suo stato originario.

È uno degli esempi più suggestivi di architettura civile del XIV secolo. Si sviluppa a pianta quadrata attorno ad un cortile porticato. Il portale d'ingresso in stile gotico è coronato da un'edicola con arco trilobato e, ancora più in alto, dall'aquila che stringe tra gli artigli una lepre.

Il cortile presenta colonne trasformate nel 1778 in pilastri con 16 arcate, un secondo ordine parzialmente ricostruito con logge ad arco ogivale, al centro è documentato un pozzo. Nel XV secolo, tra le decorazioni del cortile del palazzo, spiccava l'affresco raffigurante il Trionfo della Morte . Il dipinto fu staccato nel dopoguerra ed è attualmente esposto nella Galleria Regionale della Sicilia a Palazzo Abatellis.

Oggi vi si svolgono mostre temporanee ed eventi .

willem vandenameele