Parco Archeologico di Segesta

La leggenda narra che fu fondata dai sopravvissuti alla guerra di Troia guidati da Enea, il quale, prima di arrivare a Roma, lasciò dietro di sé una numerosa colonia di suoi concittadini, tra cui il vecchio padre.

Segesta fu fondata dagli Elimi . Non è chiaro se provenissero dalla penisola (l'attuale Italia) o da Troia. Non erano subordinati alla cultura siculo-greca come le altre popolazioni indigene. Mantennero rapporti con le civiltà vicine, ma cercarono sempre di avere autonomia. Ciò li portò in conflitto con i Greci in alleanza con i Punici e con i Punici in alleanza con Roma.

Segesta divenne rapidamente una città potente. Gli elementi principali di Segesta sono il teatro, il tempio, l'Agorà e il santuario del quartiere Mango. Rappresentano chiaramente le funzioni di culto, di rappresentanza e di politica. Le case più antiche risalgono al VI secolo a.C.

Il tempio , di tipo dorico, sorgeva in una suggestiva posizione fuori città , su una collina ben visibile anche da lontano.

La città stessa era situata in una valle circondata da 2 colline . In alcuni punti fu costruito un muro con porte (il primo muro - V secolo aC), seguito successivamente da un secondo muro ad un'altezza maggiore (II secolo dC).

La città fu distrutta dal tiranno siracusano Agatocle nel 307 aC e successivamente ricostruita. La città crebbe ulteriormente in epoca romana, ma venne poi abbandonata. Nel XII secolo una comunità musulmana si stabilì nella deserta Segesta. Costruirono una moschea e un cimitero chiamato "Calatabarbaro" . Un secolo dopo, sul Monte Barbaro venne costruito un castello con fortificazioni attorno alle case esistenti, e nel 1442 la Chiesa di San Leone, ma ormai il monte era già abbandonato.

Willem Vandenameele