Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi - Palermo

Nel 1600 , don Camillo De Lellis, fondatore dell'ordine del clero regolare degli infermi, comunemente chiamato Crociferi , inviò a Palermo P. Neghili e Lucantonio Catalano, i quali andarono ad assistere i malati e i moribondi nel "grande" ospedale della città.

Nell'agosto del 1601 fu lo stesso Don Camillo De Lellis a porre la prima pietra per la costruzione del complesso religioso che fu inaugurato solo alla fine del 1660, ma ancora privo della facciata e di numerose decorazioni interne.

L'esterno presenta un'elegante facciata in stile tardo rinascimentale. È costituita da due ordini, il primo dei quali è scandito da alte lesene di ordine dorico , che diventano ioniche nella parte superiore della facciata. Al centro della parte superiore si apre un'alta finestra rettangolare, sormontata da un elegante frontone triangolare dove campeggia lo stemma dei Crociferi .

I tre cancelli d'ingresso alla chiesa sono sormontati da pannelli in stucco riccamente decorati. Sopra i due portali laterali è raffigurato a sinistra "San Camillo de Lellis che guarisce gli infermi" e a destra "La posa della prima pietra della chiesa" . Il portale centrale è coronato dal bassorilievo raffigurante "Il Martirio di Santa Ninfa" .
Sul lato destro della facciata della chiesa troviamo una cappella nella quale è custodito un Hecce Homo in un "impasto" di cartapesta, oggetto di particolare devozione popolare, donato da donna Elisabetta Barresi nel 1722. Attigua a sinistra della è la “ Casa Conventuale dei PP. Crocifero” .

L'interno della chiesa è a croce latina con un'unica grande navata. Ci sono tre cappelle su ciascun lato della navata e altre due nei bracci laterali del transetto.

Attualmente (2023) l' intero complesso religioso versa in condizioni critiche . Grazie all'impegno e al sacrificio di alcuni volontari, spinti dall'amore per il patrimonio artistico, stanno cercando di raccogliere fondi che verranno utilizzati per realizzare alcuni lavori assolutamente urgenti.

Willem Vandenameele