Rete Natura 2000 - Capanne Di Marcarolo

L'itinerario si snoda nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo e nel sito della Rete Natura 2000 IT1180026 "Capanne di Marcarolo", entrambi compresi nelle Aree Protette dell'Appennino Piemontese. E' un trekking in cinque tappe, che permette di esplorare la storia e la natura dell'area protetta, toccandone le principali cime. Un saliscendi tra acque limpide e crinali ventosi, dai quali si scorge, a tratti, la luce del Mar Ligure. Già in epoca romana l’altopiano di Marcarolo era un luogo di scambio e un nodo viario dove si incrociavano le cosiddette “vie del sale” o “marenche” (del mare) che mettevano in comunicazione la pianura padana con la riviera ligure e con la città di Genova in particolare. Nel 1200 fu fondata la grangia cistercense di Bruvera o Riversa, che poi prenderà il nome di Benedicta e contribuirà alla diffusione capillare dell’agricoltura e della pastorizia, trasformando in modo profondo l’ecosistema e favorendo l’insediamento a cascine sparse che ancora oggi è possibile riconoscere e che durerà come sistema produttivo fino al secondo dopoguerra. La Benedicta ebbe un ruolo anche nella storia più recente, fu infatti teatro dell’eccidio partigiano avvenuto nella primavera del 1944, a seguito di un rastrellamento che interessò una vasta area di Appennino e si concluse con la fucilazione e la deportazione dei partigiani catturati. Per ricordare tali eventi è nato il progetto “La Benedicta - Parco della Pace”, che comprende una zona monumentale, un sentiero dedicato e un centro di documentazione. Dal punto di vista naturalistico l’Appennino piemontese rappresenta uno tesoro di biodiversità, che spazia dalle praterie ricche di orchidee alle forre incise dai torrenti, dai boschi di rovere e faggio agli habitat agrari di bassa quota. Inoltre, l'area interessata dall'itinerario è di indubbio interesse geologico.Il punto di partenza è individuato presso il Passo della Bocchetta, tuttavia è possibile iniziare il cammino da ciascuna delle cinque tappe previste. Se si desidera utilizzare i mezzi pubblici oppure iniziare l'itinerario da un centro abitato, la soluzione migliore è partire da Voltaggio, percorrere il sentiero per il Monte Tobbio e raggiungere in circa due ore il Passo della Dagliola, toponimo indicato nella descrizione della prima tappa. E' consigliata la permanenza di uno o più giorni nella frazione di Capanne di Marcarolo, dove ha sede l'Ecomuseo di C.na Moglioni, istituito per tutelare e far conoscere il patrimonio culturale legato alla tradizione contadina. I percorsi, tutti opportunamente segnalati, si svolgono su sentieri e, in parte, su piste forestali e strade bianche. E' richiesta l'attrezzatura adatta per l'escursionismo in montagna e una buona scorta di acqua. I dislivelli non sono impegnativi e non si segnalano particolari difficoltà, se non la lunghezza di alcune tappe. I punti tappa offrono sistemazioni diversificate (rifugi, B&B, campeggi, piccole strutture turistiche) e la possibilità di conoscere le tipicità enogastronomiche di questa terra di confine tra Piemonte e Liguria. In qualche caso si tratta di soluzioni semplici, che richiedono spirito di adattamento. L'itinerario è percorribile con biciclette da montagna per alcuni tratti, per maggiori informazioni contattare l'Ente di gestione delle Aree protette dell'Appennino Piemontese [email protected]