La battaglia di Mantinea fu combattuta nell'estate del 362 a.C. dagli Spartani e dagli Ateniesi, insieme a contingenti peloponnesiaci dell'Acaia e di Mantinea, contro l'esercito tebano di Epaminonda affiancato da contingenti provenienti dall'Arcadia, dalla Messenia e delle città di Sicione e Argo.
Di fronte alla crescente opposizione ai Tebani, il cui dominio sulla Grecia era mal sopportato anche da alcuni dei popoli che, in precedenza, erano stati liberati dal giogo spartano dalla stessa Tebe, nel 362 a.C. Epaminonda decise di compiere una spedizione nel Peloponneso per sottomettere Mantinea, che si era opposta al predominio tebano sulla regione.
Epaminonda era a capo di un esercito composto da Beoti, Tessali ed Eubei, ai quali si era unita anche Tegea ; Mantinea, invece, aveva chiesto l'aiuto di Sparta e Atene, dell'Acaia e del resto dell'Arcadia. Insomma, tutta la Grecia era coinvolta in questo scontro.
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