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Il perscorso escursionistico denominato “La via del legno – itinerario storico culturale tra i boschi dei Comuni di Toceno e Craveggia”, si sviluppa dalla località Promez in Comune di Toceno sino alla località Bagni di Craveggia in Comune di Craveggia e va a costituire un unicum con itinerari escursionistici nazionali ed internazionali.
Si raggiunge la localita’ Promez di Toceno e all’altezza delle ultime case si imbocca la mulattiera (sentiero M25 – SI – GTA) che porta alla Colma di Toceno (Colma di Fuori) attraversando un bosco di conifere. Usciti dal bosco si sale sui prati e si raggiungono le baite dell’alpeggio, da dove si può ammirare una delle vedute più incantevoli della valle. Arrivati ad incrociare un’ampia pista, si svolta a sinistra e la si percorre sino alla Colma di dentro, da dove è possibile ammirare il panorama sulla Valle di Arvogno, la Pioda di Crana, la Scheggia. Nei pressi di una baita ristrutturata, inizia un sentiero che porta verso est in piano, fra rododendri e larici secolari, fino alla Piana di Vigezzo. (questo tratto di itinerario da Promez alla Piana di Vigezzo può essere superato utilizzando la funivia che sale dalla località Prestinone).
Dalla Piana di Vigezzo si prende la mulattiera alla destra dell’ex rifugio Ratagin (M25-SI-GTA) e si imbocca un’ampia pista in salita ben segnalata che dopo un tratto in piano si restringe in mulattiera mai troppo ripida fino alla Bocchetta di Moino (m. 1974). Da qui con una piccola deviazione si può giungere alla “galleria della Girola” un’antica galleria nella roccia lunga circa 80 metri nella quale passava una teleferica per l’esbosco del legname che da Fondo Monfracchio (stazione di carico) saliva alla bocchetta di Moino dove percorreva il tratto ricavato in galleria. Scendeva poi sul versante vigezzino fino alla località Siberia, in prossimità di Santa Maria Maggiore (lunghezza totale della teleferica 9 km).
All’interno della galleria era posizionata la stazione motrice e di snodo della teleferica e due baracche in cui viveva l’addetto all’azionamento della teleferica con la sua famiglia.
Dalla Bocchetta di Moino si prosegue in direzione del Bivacco Greppi del CAI Vigezzo (attualmente inagibile) potendo ammirare il primo laghetto di Moino (m 1881). Il sentiero diventa pianeggiante, passa accanto al secondo laghetto di Moino e raggiunge l’Alpe di Ruggia (1887 m). Si segue quindi il sentiero (M49) che percorre a mezzacosta tutto il versante Sud-Est del Pizzo Ruggia fino all’Alpe Tenda (1860 m). Dall’alpe Tenda si inizia a scendere verso l’alpe Pianezza di Vocogno (1645 m.) e attraverso un sentiero (M49) che percorre bellissimi boschi di faggio si giunge all’alpe Cortaccio di Vocogno (1166 m) e si prosegue sino all’alpe Fondo Monfracchio (1077 m.) dove erano state costruite le cucine e il dormitorio principale dei lavoratori impegnati nel cantiere forestale di Onsernone negli anni ‘35/’40 del secolo scorso.
Da Fondo Monfracchio si raggiunge la località Bagni di Craveggia, a qualche centinaio di metri dal confine svizzero, dimora di una preziosa fonte termale le cui acque naturali dalle proprietà benefiche sgorgano ad una temperatura costante di circa 28°.
L’intero itinerario può essere percorso sia a piedi sia mediante mountain bike. La possibilità di rientro è data dall’uso del Postale che arriva a Spruga in Svizzera e si congiunge con la ferrovia Vigezzina.
Il perscorso escursionistico denominato “La via del legno – itinerario storico culturale tra i boschi dei Comuni di Toceno e Craveggia”, si sviluppa dalla località Promez in Comune di Toceno sino alla località Bagni di Craveggia in Comune di Craveggia e va a costituire un unicum con itinerari escursionistici nazionali ed internazionali.
Si raggiunge la localita’ Promez di Toceno e all’altezza delle ultime case si imbocca la mulattiera (sentiero M25 – SI – GTA) che porta alla Colma di Toceno (Colma di Fuori) attraversando un bosco di conifere. Usciti dal bosco si sale sui prati e si raggiungono le baite dell’alpeggio, da dove si può ammirare una delle vedute più incantevoli della valle. Arrivati ad incrociare un’ampia pista, si svolta a sinistra e la si percorre sino alla Colma di dentro, da dove è possibile ammirare il panorama sulla Valle di Arvogno, la Pioda di Crana, la Scheggia. Nei pressi di una baita ristrutturata, inizia un sentiero che porta verso est in piano, fra rododendri e larici secolari, fino alla Piana di Vigezzo. (questo tratto di itinerario da Promez alla Piana di Vigezzo può essere superato utilizzando la funivia che sale dalla località Prestinone).
Dalla Piana di Vigezzo si prende la mulattiera alla destra dell’ex rifugio Ratagin (M25-SI-GTA) e si imbocca un’ampia pista in salita ben segnalata che dopo un tratto in piano si restringe in mulattiera mai troppo ripida fino alla Bocchetta di Moino (m. 1974). Da qui con una piccola deviazione si può giungere alla “galleria della Girola” un’antica galleria nella roccia lunga circa 80 metri nella quale passava una teleferica per l’esbosco del legname che da Fondo Monfracchio (stazione di carico) saliva alla bocchetta di Moino dove percorreva il tratto ricavato in galleria. Scendeva poi sul versante vigezzino fino alla località Siberia, in prossimità di Santa Maria Maggiore (lunghezza totale della teleferica 9 km).
All’interno della galleria era posizionata la stazione motrice e di snodo della teleferica e due baracche in cui viveva l’addetto all’azionamento della teleferica con la sua famiglia.
Dalla Bocchetta di Moino si prosegue in direzione del Bivacco Greppi del CAI Vigezzo (attualmente inagibile) potendo ammirare il primo laghetto di Moino (m 1881). Il sentiero diventa pianeggiante, passa accanto al secondo laghetto di Moino e raggiunge l’Alpe di Ruggia (1887 m). Si segue quindi il sentiero (M49) che percorre a mezzacosta tutto il versante Sud-Est del Pizzo Ruggia fino all’Alpe Tenda (1860 m). Dall’alpe Tenda si inizia a scendere verso l’alpe Pianezza di Vocogno (1645 m.) e attraverso un sentiero (M49) che percorre bellissimi boschi di faggio si giunge all’alpe Cortaccio di Vocogno (1166 m) e si prosegue sino all’alpe Fondo Monfracchio (1077 m.) dove erano state costruite le cucine e il dormitorio principale dei lavoratori impegnati nel cantiere forestale di Onsernone negli anni ‘35/’40 del secolo scorso.
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Risorsa: Piemonte Outdoor
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