Basilica di Santa Maria Assunta - Alcamo

La Basilica di Santa Maria Assunta (detta anche Chiesa Madre) è una basilica trecentesca dedicata all'Assunta

La prima chiesa madre di Alcamo , situata sul lato nord del quartiere San Vito, fu dedicata prima a Santa Maria Fonte della Misericordia (1200) e poi alla Madonna della Stella. Questa chiesa esiste ancora con il nome di Santa Maria della Stella , anche se in stato di abbandono.

Nel 1332 gli abitanti del circondario di San Vito si trasferirono nel castello dei Conti di Modica, per i quali fu costruita una nuova chiesa madre , dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo, sul sito dell'attuale chiesa madre. Questa chiesa fu aperta al culto nel 1402. Dell'edificio originario restano visibili il campanile con vetrate (restaurato nel 1942), la Cappella della Sacra Spina e il fonte battesimale.

Fino alla prima metà del XX secolo la superficie della cupola era ricoperta da piastrelle di maiolica , successivamente sostituite da lastre di rame. Nell'Anno Mariano del 1954, che corrisponde al centenario dell'introduzione del dogma dell'Immacolata Concezione, sul campanile fu posta una statua della Madonna alta 3 metri.

Nella villa accanto alla basilica esisteva fin dal XV secolo un cimitero con fosse comuni per i poveri , un altare dove si celebrava la messa in tempi di epidemie

All'interno della chiesa si trovano 38 affreschi dipinti da Guglielmo Borremans, in particolare i tre affreschi della volta.

Nel maggio 1969 la Chiesa di Santa Maria Assunta è stata elevata alla dignità di basilica minore da Papa Paolo VI.

La basilica conta 17 cappelle : 5 nella navata sinistra, 6 in quella destra e altre 6 nella zona absidale. Le cappelle appartenevano alle famiglie alcamesi, che si occuparono di curarle e abbellirle. Le cappelle furono utilizzate anche come luogo di sepoltura dalle famiglie proprietarie.

Nella navata sinistra della chiesa si apre una porta che conduce alla sagrestia e al Museo d'arte sacra , fondato nel 2010. Contiene numerose opere pittoriche, statuarie e di oreficeria provenienti dalle chiese alcamesi risalenti al periodo che va dal XV al XIX secolo,

Willem Vandenameele