Pembrokeshire

Storicamente, il popolo fiammingo qui non ha molti ricordi affettuosi. Furono soprannominati "lupi Flandrensi". Questo è legato al comportamento dei fiamminghi, impiantati in Galles dal re inglese, come coloni al confine severi, spesso crudeli, nei confronti dei gallesi nativi.

In quel contesto, Orderico (Orderic) Vitalis descrisse intorno al 1134 come i fiamminghi "massacrassero i gallesi come cani", il che ha contribuito a questa immagine duratura di predatori nella memoria gallese.

Sotto Enrico I (e successivamente Enrico II), grandi gruppi di rifugiati fiamminghi furono sistematicamente trasferiti a Pembrokeshire del Sud, nell'area successivamente soprannominata "Piccola Inghilterra oltre il Galles". Formarono una popolazione militante ed economicamente dinamica ai margini del cuore gallese e furono conosciuti come alleati affidabili della nobiltà normanna contro i gallesi.

Autori medievali e successivi caratterizzano questi coloni come una “razza robusta” adatta sia per l'aratro che per la spada, ma “sempre ostile” ai gallesi.

Il nocciolo di questa presenza fiamminga si trovava nel Pembrokeshire del sud, in particolare:

Rhôs / Ros (cantref Rhôs): il distretto attorno alle foci del Cleddau, che è esplicitamente menzionato nelle fonti come l'area dove Enrico I stabilì “tutti i fiamminghi in Inghilterra”.

Wiston (Castello di Wiston): centro fondante del nobile fiammingo Wizo Flandrensis; castello e insediamento come una tipica roccaforte fiammingo-normanna a Dyfed.

Haverfordwest e i suoi dintorni: crebbe fino a diventare un importante centro nella “Piccola Inghilterra oltre il Galles”, con una chiara componente fiamminga nella popolazione.

Intera striscia di “Piccola Inghilterra oltre il Galles”: zona costiera di Pembrokeshire del sud (compresa quella attorno a Dale, Tenby e i tratti inferiori del Cleddau), dove la colonizzazione fiamminga cambiò permanentemente la mappa etnica e linguistica.

Pascal Brackman